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domenica 11 aprile 2010

"Stanno i giorni futuri innanzi a noi come una fila di candele accese, dorate, calde e vivide. Restano indietro i giorni del passato, penosa riga di candele spente: le più vicine danno fumo ancora, fredde, disfatte, e storte. Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto, la memoria m’accora del loro antico lume. E guardo avanti le candele accese. Non mi voglio voltare, ch’io non scorga, in un brivido, come s’allunga presto la tenebrosa riga, come crescono presto le mie candele spente." C. Kavafis

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